Il Principato oggi
Storia – Il Presente
Il principato oggi
Giorgio Carbone, Priore Generale dell’Ordine dei Cavalieri Bianchi, succeduto a Jean Cocteau come Priore dell’Ordine, assume anche la carica di Principe di Seborga. Negli anni precedenti attorno alle vicende di Seborga, dell’Ordine cavalleresco e del Principato era calato il silenzio. Ci sono elenchi di Priori dell’ordine ma non sono sostenuti da documenti comprovati ed accettati da tutti; una alluvione avvenuta negli anni ’90 ad Imperia, dove erano conservati, ha causato la distruzione quasi totale della documentazione storica. Alcune informazioni le ricaviamo dagli archivi di ordini monastici, dall’archivio diocesano, da pubblicazioni.
Giorgio, appassionato di storia, legge, studia, ricerca documenti e si convince della necessità di riappropriarsi dell’indipendenza dell’antico feudo. Dagli studi Giorgio si convince che lo Stato italiano, dopo la seconda guerra mondiale, sta esercitando de facto e illegittimamente la sua sovranità su Seborga.
Negli anni ’90 compaiono a Seborga alcuni “consiglieri” che affiancano Giorgio costantemente. Queste figure avrebbero dovuto aiutarlo nella gestione operativa del Principato e nella scrittura di un ricorso europeo. Avviene così che Giorgio, già da decenni Principe di Seborga viene consigliato a “farsi eleggere” dal popolo di Seborga. Ricordiamo bene le parole: “… tutti ti vogliono così bene… fatti eleggere dai seborghini così la tua forza politica aumenterà! L’Italia capirà quanto la gente ti ama e ti segue …”.
Sono anni in cui Giorgio si consuma nello studio e nello scrivere la storia dell’Ordine e del Principato. Ormai segnato dalla malattia chiederà a Diego Beltrutti di San Biagio di sistemare i propri appunti e di curarne l’edizione. Diego Beltrutti da quegli appunti ricaverà tre volumi che verranno editi postumi a firma Giorgio Carbone.
A partire dagli anni Novanta, il Principe Giorgio si pone come rifondatore delle istituzioni seborghine. Il 23 aprile 1995 (festa di San Giorgio) molti residenti nel comune di Seborga, convocati dal Principe Giorgio, si radunano in piazza e approvano con 304 voti a favore e 4 contrari, la nuova costituzione (cioè gli “Statuti Generali” e il “Regolamento”).
Gli anni ’90 sono anni di grande fervore; i cavalieri provenienti da varie regioni di Italia si trovano a Seborga nei giorni di festa. Nelle festività di San Sebastiani, San Giorgio, San Bernardo e San Martino Seborga è gremita di cavalieri. Tutti si stringono vicino al proprio Priore Generale e Principe.
In questa fase altamente propositiva della sua vita viene colpito da una subdola malattia neurologica degenerativa. Morirà il 25 novembre 2009. In quegli anni la figura dell’ avvocato “consigliere” riveste un ruolo importante. Questi tuttavia non è un esperto di diritto nobiliare. Nessuno si rende conto che Giorgio non potesse trasferire la sovranità del Principato da lui al popolo. La tradizione plurisecolare nella nomina del Principe non può essere mutata ‘tout court’ a causa della indisponibilità del bene.
Tuttavia, il 25 aprile 2010 Marcello Menegatto è eletto Principe di Seborga (con il nome di Marcello I) e poi rieletto per un altro settennato il 23 aprile 2017.
Il 12 aprile 2019 il Principe Marcello annuncia la sua intenzione di abdicare, per problemi famigliari. Il 10 novembre 2019, sempre utilizzando una procedura al di fuori del diritto, la signora Nina Menegatto è eletta Principessa di Seborga. Si farà molto rumore sul fatto che questa giovane sia una donna; la prima donna nella storia a ricoprire la carica di principessa.
Come abbiamo spiegato in altre pagine, tutto ciò che è avvenuto a Seborga a partire dal 1995 (approvazione degli “Statuti Generali” e del “Regolamento”) è illegittimo giuridicamente e per tanto nullo. Nessun Principe, nessun monarca può decidere, autonomamente, ‘motu proprio’ di sovvertire le procedure di designazione della guida del Principato.
In questo caso le violazioni del diritto nobiliare, della tradizione, delle consuetudini sono palesi e reiterate. La storia ci insegna che a Seborga la carica di Principe deve essere attribuita ad un soggetto maschile. Inoltre il processo di designazione deve passare attraverso un meccanismo che coinvolga anche l’Ordine dei Cavalieri Bianchi.
Ecco perché nel 2020 l’Ordine interviene apertamente in difesa della storicità, delle tradizioni, del prestigio del Principato nominando come Principe di Seborga il Priore Generale fra Diego Beltrutti di San Biagio.
Da allora le cose stanno andando meglio, il Principato riconquista la propria storicità, il proprio prestigio, la propria credibilità.